Quando,
a inizio gennaio, Mario Greco mi chiese di disegnare la copertina di
questo numero di Fuoriasse, che ha come tema la memoria, accettai subito perchè
esso costituisce un elemento ricorrente nella mia ricerca artistica.
In
quei giorni stavo realizzando degli studi per una nuova opera pittorica e
decisi che potevano essere diversamente elaborati per diventare
un’illustrazione.
Il
lavoro, dal titolo “Disgregazione”,
raffigura un anziano la cui immagine frantumata tenta di ricomporsi afferrando
i frammenti che fluttuano alla deriva. Tale rappresentazione, nella mia
intenzione, si prestava a diverse chiavi interpretative: ci racconta della
perdita dell’identità, della memoria, di un individuo alla ricerca di se stesso
o del proprio posto nel mondo, del deterioramento della materia e dello
scorrere impietoso del tempo; in definitiva di una lotta perenne contro uno
sgretolamento che definirei ontologico.
“Ma chi è quell'uomo? Sei tu?”, mi chiede
Mario quando gli consegno l’immagine.
“Io? Forse. O è il mio alter ego, l’artista
in perenne ricerca di se stesso”.
A
ben guardarlo assomiglia un po’ a Primo Levi,
lo scrittore di “Se questo è un uomo”
che indossa una maglietta riportante il motto: “Je est un autre” (Io è un
altro): è la celebre frase di Rimbaud
che ha illuminato con la sua poesia l’esistenza di molti.
È,
dunque, il poeta francese nella tesi che non sia morto a 37 anni?
Anche.
Oppure, più semplicemente, quell’uomo siamo noi tutti che almeno una volta
nella vita ci siamo sentiti disgregati.Qui sotto il link alla rivista:
http://www.cooperativaletteraria.it/index.php/fuoriasse/116-fuoriasse-19/785-fuoriasse-18.html