Roland Barthes nel suo bellissimo saggio La camera chiara esamina il medium della fotografia fornendo
un personalissimo quanto acuto punto di vista.
"...la Fotografia rappresenta quel particolarissimo momento in cui, a dire il vero, non sono né un
oggetto né un soggetto, ma piuttosto un soggetto che si sente diventare oggetto: in quel momento io vivo
una micro-esperienza della morte: io divento veramente spettro.
Il Fotografo lo sa bene, ed egli stesso ha paura di questa morte nella quale il suo gesto sta per
imbalsamarmi."
E' per ovviare a questa immobilità che forse qualcuno ha pensato di animare una porzione dell'immagine
fotografica e trasformare la Photograph(y) in Cinemagraph.
Sebbene assomiglino alle GIF animate in realtà nelle Cinemagraph solo una porzione dell'immagine si anima e la fotografia da morte piatta, per dirla ancora con Barthes, si rianima e prende vita, anche solo per un istante, seppur reiterato all'infinito.
Ora, questa fotografia animata, la possiamo vedere sullo schermo di un computer, di un telefonino, di un Ipad o su una cornice digitale. Domani, forse, su un supporto simil-cartaceo come in una tradizionale foto.
Ma a ben pensarci lo abbiamo già visto ben 30 anni fa, al cinema.
Io lo ricordo in quel momento incantevole e fugace del film Blade Runner quando Deckard (Harrison Ford)
trova una foto della replicante Rachel (Sean Young) bambina insieme a sua "madre": per un attimo nella foto il vento spazza via le foglie, muove i capelli e disegna delle ombre sui loro visi.
Il tempo irrompe nella fotografia: è il soffio vitale. E' cinema.
Lo spezzone del film: http://www.youtube.com/watch?v=380x0hUqwTw
Alcuni siti dove poter apprezzare le cinemagraph:
http://cinemagraphs.com/
http://fromme-toyou.tumblr.com/tagged/gif
![]() |
cinemagraph personale |