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venerdì 8 giugno 2012

Cinemagraph: oltre la morte.















Roland Barthes nel suo bellissimo saggio La camera chiara esamina il medium della fotografia fornendo
un personalissimo quanto acuto punto di vista.
"...la Fotografia rappresenta quel particolarissimo momento in cui, a dire il vero, non sono né un
oggetto né un soggetto, ma piuttosto un soggetto che si sente diventare oggetto: in quel momento io vivo
una micro-esperienza della morte: io divento veramente spettro.
Il Fotografo lo sa bene, ed egli stesso ha paura di questa morte nella quale il suo gesto sta per

imbalsamarmi."
E' per ovviare a questa immobilità che forse qualcuno ha pensato di animare una porzione dell'immagine
fotografica e trasformare la Photograph(y) in Cinemagraph.
Sebbene assomiglino alle GIF animate in realtà nelle Cinemagraph solo una porzione dell'immagine si anima e la fotografia da morte piatta, per dirla ancora con Barthes, si rianima e prende vita, anche solo per un istante, seppur reiterato all'infinito.
Ora, questa fotografia animata, la possiamo vedere sullo schermo di un computer, di un telefonino, di un Ipad o su una cornice digitale. Domani, forse, su un supporto simil-cartaceo come in una tradizionale foto.
Ma a ben pensarci lo abbiamo già visto ben 30 anni fa, al cinema.
Io lo ricordo in quel momento incantevole e fugace del film Blade Runner quando Deckard (Harrison Ford)
trova una foto della replicante Rachel (Sean Young) bambina insieme a sua "madre": per un attimo nella foto il vento spazza via le foglie, muove i capelli e disegna delle ombre sui loro visi.
Il tempo irrompe nella fotografia: è il soffio vitale. E' cinema.

Lo spezzone del film: http://www.youtube.com/watch?v=380x0hUqwTw

Alcuni siti dove poter apprezzare le cinemagraph:
http://cinemagraphs.com/
http://fromme-toyou.tumblr.com/tagged/gif

cinemagraph personale