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venerdì 7 ottobre 2011

STEVE JOBS - I Am Alive and You Are Dead


















Non sono mai stato un fan della Apple.
Nel 1977 quando fu introdotto sul mercato il primo Personal Computer (l'Apple II) avevo 10 anni ed allora l'informatica era per pochi. A mio fratello intorno al 1982 fu regalato lo Zx Spectrum della Sinclair un home computer per videogiochi ma la grafica era troppo approssimativa perchè il mezzo potesse catturare il mio interesse.
Ricordo che quando mi accostai alla computer graphics intorno ai primi anni 90 il mondo si divideva tra chi utilizzava il Mac e chi Windows. Il Mac era il top per chi faceva grafica 2D. Ma chi, come me, era appassionato di 3D la scelta ricadeva su due alternative: o Silicon Graphics con le sue costose workstation grafiche (Indigo, Octane, ecc) e i relativi costosi software (Alias Wavefront, Softimage) o un comunissimo PC con sistema operativo DOS, prima, e Windows, poi, con Autodesk 3DStudio.
Da allora il gap tecnologico tra la grafica del Mac e quella di Windows si è sempre più ridotto ma la divisione (ideologica) tra i fans dei due sistemi è rimasta.
L'errore più grande della Apple di quegli anni fu quello di pensare ad un sistema chiuso dell'hardware e del software mentre il rivale Microsoft operava la scelta diametralmente opposta lasciando aperto il suo software ai contributi di altri sviluppatori (plug-in). Lo stesso discorso varrà per il 3D realizzato con sistemi Silicon Graphics/Unix rispetto PC/windowsNT . 
E' indubbio, però, che Steve Jobs sia stato un precursore: dall'invenzione del Personal Computer all'introduzione del mouse e all'interfaccia grafica ad icone, la società di Cupertino (California) ha operato una continua semplificazione dell'interazione uomo-macchina, raggiungendo con l'Iphone e l'Ipad una rivoluzione senza precedenti, grazie a schermi touch screen. Tale caratteristica, unita alla grande attenzione per l'estetica e al design del prodotto,  ha determinato il successo mondiale che tutti conosciamo.
Gli altri, poi, evidentemente, hanno copiato le visioni di Jobs.
Per non parlare poi della Pixar...

Concludo questo contributo con due immagini.
La prima, in apertura di questo post, è un omaggio alla sua memoria;
l'altra, qui sotto, è un disegno realizzato qualche mese fa per una T-Shirt:
al di là delle citazioni e dei rimandi ad alcune mie passioni e affinità elettive, (sono almeno una quindicina alcune già annotate in questo blog - chi le trova tutte mi conosce davvero) c'è un Leonardo da Vinci che tiene in mano un Ipad.

"Siate affamati, siate folli".
Steve Jobs (San Francisco, 24 febbraio 1955 – Palo Alto, 5 ottobre 2011)


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