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martedì 21 giugno 2011

Oltre il Giardino (Being There)

















Ho amato moltissimo questo film di Hal Asby del 1979 in cui Chance un giardiniere analfabeta, ritardato e teledipendente (Peter Seller nel suo penultimo film prima della sua scomparsa un anno dopo che gli valse anche la candidatura all'Oscar) per una serie di circostanze riesce a scalare tutti i gradini della società americana fino alla candidatura alla Casa Bianca.
Delicato eppure incisivo, garbato e ironico il film è una denuncia sul potere mediatico della televisione, sul
confronto-scontro tra classi sociali, sul rapporto tra apparire ed essere, sulla incomunicabilità tra le persone.
Tra gli interpreti anche Melvyl Douglas (Ben, ricco e ammalato industriale e consigliere del Presidente) e Shirley MacLaine (la moglie che s'innamora della leggerezza di Chance Giardiniere Peter Sellers.
Spassosi i dialoghi specie quando gli industriali parlando della situazione economica con metafore e allegorie riferite al mondo agricolo (il raccolto, la semina, l'estate e l'inverno) vengono da Chance presi alla lettera e le sue risposte appaiono un pò bizzarre ma intese a loro volta come rimandi a quelle metafore.
Indimenticabile e surreale il finale del film quando Chance si allontana dalla funzione funebre dell'amico Ben e attirato dalla natura circostante cammina leggero e quasi rendersene conto sull'acqua di un laghetto: "la vita è uno stato mentale".

Il finale poetico del film:
http://www.youtube.com/watch?v=dmb3CghqNgs&feature=player_embedded

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